Letrozolo Cos’è, come e quando si assume Controindicazioni
Non ci sono state differenze significative nella DFS, OS, SDFS o DDFS in nessuna delle STA dai confronti a coppie randomizzate (Tabella 7). Poiché le compresse contengono lattosio, letrozolo non è raccomandato per pazienti affette da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da gravi deficit di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio. Letrozolo SUN 2,5 mg compresse rivestite con film sono compresse di colore giallo scuro, rotonde, biconvesse, lisce su entrambi i lati. Il letrozolo può causare irritazione oculare e/o visione offuscata grave e persistente. Grazie alla sua azione, il letrozolo è impiegato nel trattamento di tumori ormono-dipendenti.
Il trattamento con letrozolo può provocare secchezza delle fauci con aumento della sete e alterazioni del senso del gusto. Come qualsiasi altro farmaco, anche il letrozolo può provocare reazioni allergiche in soggetti sensibili. Le reazioni allergiche possono manifestarsi con gonfiori localizzati soprattutto a livello del viso e della gola. Il letrozolo può essere somministrato per diversi mesi o anni a seconda della vostra particolare situazione.
Sebbene possa aumentare le possibilità di gravidanza promuovendo l’ovulazione, non è un farmaco per la fertilità di per sé. Consultare sempre un medico prima di usare il letrozolo per scopi di fertilità. Per l’induzione dell’ovulazione, w viene solitamente prescritto a una dose di 2.5 mg al giorno per cinque giorni, a partire dal terzo o quinto giorno del ciclo mestruale. Tuttavia, i dosaggi possono variare in base alle condizioni mediche individuali e alle risposte al trattamento. È importante non saltare le dosi e non interrompere il trattamento senza prima aver consultato il medico.
Quanto dura il trattamento
I benefici dell’assunzione di letrozolo includono la sua efficacia nel ridurre il rischio di recidiva del cancro al seno nelle donne in postmenopausa. Per le donne con problemi di infertilità, può stimolare l’ovulazione e aumentare le possibilità di concepimento. Viene spesso utilizzato come alternativa al clomifene citrato per l’induzione dell’ovulazione. Letrozolo 2.5 mg è usato principalmente per trattare il cancro al seno positivo al recettore ormonale nelle donne in postmenopausa. È anche usato off-label per indurre l’ovulazione nelle donne con infertilità, in particolare quelle con sindrome dell’ovaio policistico (PCOS). Il letrozolo, comunemente noto con il suo marchio Femara, è un inibitore dell’aromatasi usato principalmente per trattare alcuni tipi di cancro al seno nelle donne in postmenopausa.
Effetti collaterali meno frequenti
Il letrozolo dovrebbe essere assunto solamente da donne in post-menopausa. È comunque necessario escludere un’eventuale gravidanza prima di iniziare il trattamento con il farmaco. Il letrozolo non deve essere utilizzato in gravidanza e durante l’allattamento, poiché potrebbe danneggiare il feto in via di sviluppo o il lattante. Il letrozolo può causare un aumento dei livelli ematici di colesterolo, per questo è necessario un costante monitoraggio dei valori di colesterolo per tutta la durata della chemioterapia.
Il letrozolo può causare disturbi a carico del fegato https://rakdok.com/informazioni-di-base-sugli-steroidi-anabolizzanti-3/ che possono manifestarsi con sintomi come l’ingiallimento della pelle e degli occhi, nausea, perdita di appetito e urine di colore scuro. L’aromatasi è un enzima che riveste un ruolo fondamentale nella sintesi degli estrogeni (ormoni sessuali femminili). Molte donne hanno segnalato gravidanze di successo dopo aver usato Letrozole. Queste storie di successo ne evidenziano l’efficacia, specialmente per coloro che non hanno risposto ad altri trattamenti per la fertilità come il Clomifene Citrato (Clomid). Il letrozolo è controindicato in gravidanza e non deve essere somministrato durante l’allattamento al seno. Se compaiono, si possono alleviare ad esempio assumendo la compressa all’ora dei pasti oppure prima di coricarsi.
- Nella post-menopausa, invece, le ovaie perdono la loro capacità funzionale, ma gli estrogeni continuano ad essere sintetizzati – anche se in minima quantità – nei tessuti adiposi periferici, come quelli che si trovano nel seno.
- Il letrozolo agisce inibendo l’enzima aromatasi, che converte gli androgeni in estrogeni.
- Il letrozolo blocca questo processo, inibendo, quindi, la conversione chimica.
- Il letrozolo viene solitamente assunto all’inizio del ciclo mestruale, solitamente per cinque giorni a partire dal secondo o terzo giorno, per stimolare l’ovulazione.
A dosi pari a 0.5 mg e oltre, molti valori di estrone ed estrone solfato risultano inferiori alla soglia di sensibilità del saggio; il che significa che, a queste dosi, si ottiene una maggiore soppressione della produzione estrogenica. Tale soppressione è stata mantenuta per tutta la durata del trattamento in tutte le pazienti. Il Letrozolo è prescritto principalmente per il trattamento del cancro al seno ormonale positivo in donne in post-menopausa. Può essere utilizzato sia come terapia iniziale immediatamente dopo la diagnosi, sia come trattamento successivo alla chemioterapia o alla radioterapia.
4 Analisi esplorative dei tempi di follow-up alla data del passaggio (se verificatosi) nel gruppo di trattamento con placebo. Le frequenze per la DFS a 5-anni erano dell’84% per letrozolo e dell’81,4% per il tamoxifene. C.tamoxifene per 2 anni seguito da letrozolo per 3 anni; D.letrozolo per 2 anni seguito da tamoxifene per 3 anni. Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Letrozolo altera lievemente la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Deve essere usata cautela quando si guidano o si usano macchinari dal momento che con l’uso di letrozolo sono stati riportati stanchezza e capogiri e non comunemente sonnolenza.
Esaminiamo quando è più efficace l’assunzione del letrozolo, un farmaco fondamentale nel trattamento del cancro al seno ormono-sensibile. Molte forme di carcinoma mammario hanno bisogno della presenza dell’estrogeno per crescere. Nelle donne che si trovano in età post-menopausale la principale fonte di estrogeno deriva dalla conversione degli androgeni (gli ormoni sessuali maschili prodotti dalle ghiandole surrenali) in estrogeno da parte dell’enzima aromatasi.